Invisalign è l'apparecchio invisibile per eccellenza studiato per riallineare i denti senza compromettere - la durata del trattamento- l'estetica del tuo sorriso.
La tecnica Invisalign, utilizzata in tutto il mondo e presente sul mercato da 25 anni, consiste in una serie di mascherine trasparenti rimovibili che riallineano i denti nella loro posizione più corretta. Un apparecchio per i denti a tutti gli effetti, ma privo di fili metallici o altre parti metalliche, responsabili di fastidiose abrasioni all'interno della bocca.
Essendo rimovibile, poi, consente di poter bere e mangiare senza fastidi, di lavarsi i denti e di usare il filo interdentale prima di indossare nuovamente la mascherina.
Scopriamo assieme i dubbi più frequenti che ci vengono posti dai nostri pazienti riguardo Invisalign.
I FALSI MITI RELATIVI AD INVISALIGN
1° falso mito
Non è possibile, con l'utilizzo degli allineatori trasparenti, spostare le radici dei denti, in quanto un apparecchio in “plastica” non può riuscire ad allineare i denti come con un apparecchio tradizionale.
FALSO, gli apparecchi Invisalign non sono di plastica, ma di un suo polimero tecnologicamente molto avanzato con delle caratteristiche di flessibilità che lo rendono paragonabile all'elasticità dei fili che vengono utilizzati nell'ortodonzia tradizionale. Inoltre, grazie alla loro tecnologia di progettazione e costruzione, consentono di lavorare dal punto di vista biomeccanico al pari degli apparecchi tradizionali.
2° falso mito
Questo è forse il più frequente e ce lo sentiamo ripetere dalla maggior parte dei nostri clienti: non è possibile, in età adulta, spostare i denti. FALSO, infatti, i denti si spostano in continuazione durante tutto l’arco della vita in maniera naturale, per cui è possibile spostarli nella direzione desiderata a qualsiasi età anche con le apparecchiature trasparenti ed estetiche Invisalign. Se vuoi avere maggiori informazioni leggi la sezione dedicata all'ortodonzia per adulti.
3° falso mito
Non può essere utilizzato su pazienti parodontopatici. FALSO, infatti, la possibilità di rimuove la mascherina e poter effettuare una normale igiene orale, riduce il rischio di sviluppare patologie paradontali. (Anche gli aligner possono essere igienizzati: basterà spazzolarli, sciacquarli con acqua tiepida e utilizzare specifiche compresse pulenti) Inoltre, grazie alla possibilità di controllare la forza del movimento, per un raddrizzamento più “gentile”, si può decidere di rendere il trattamento più dilazionato nel tempo ed essere, quindi, più adatto anche per i pazienti parodontopatici.
4° falso mito
La tecnica Invisalign richiede tempi lunghi. FALSO, infatti ci sono diversi tipi di protocollo, i quali si adattano all’esigenze e alle problematiche di ciascun caso. Esistono, infatti, dei protocolli che prevedono la sostituzione delle mascherine ogni 15 giorni, ed altri, laddove le condizioni del paziente lo permettano, che prevedono il cambio ogni 7 giorni, così da dimezzare del 50 % i tempi totali del trattamento, i quali, generalmente variano da un minimo di 6 ad un massimo di 18 mesi.
5° falso mito
La diagnosi non è frutto del lavoro dell'ortodontista. FALSO, la diagnosi viene eseguita solo dall'ortodontista, coadiuvato in un secondo momento da tecnici specialisti che eseguono quanto da lui richiesto per predisporre il trattamento. La fase più importante è sicuramente la compilazione del piano di trattamento che deve essere pianificata con minuziosità e meticolosa analisi cefalometrica, clinica e del software. Grazie al software ClinCheck®, si gestisce lo specifico piano terapeutico del paziente. Si parte dalla scansione diretta della dentatura del paziente, la quale viene riportata fedelmente dal software direttamente sul computer. Una volta riportata sul pc, elaboriamo il modello digitale delle arcate dentarie avvalendoci di un software molto complesso, che consente di compiere piccoli spostamenti progressivi di ciascun dente in tutti i piani dello spazio.
In base alla complessità degli spostamenti necessari alla correzione del caso, varierà il numero delle fasi correttive, e quindi delle mascherine, che condurranno al perfetto allineamento dei denti. Il ClinCheck diviene, dunque, uno strumento prezioso di questa tecnica ortodontica il cui compito è sia pilotare la costruzione dell’apparecchio e sia di stimolare il paziente, mostrandogli sin da subito la qualità del risultato estetico finale che otterrà grazie all’Invisalign.
6° falso mito
È impossibile l'utilizzo nei pazienti con trattamento chirurgico. FALSO, ad esempio, può essere impiegato con trattamenti maxillo-facciali sia che essi siano chirurgici, che di tipo "surgery first".
7° falso mito
Può causare recessioni gengivali. Niente di più FALSO. Si pensa erroneamente che, essendo una tecnica che prevede un "ampliamento", può causare una recessione gengivale poiché i denti vengono spinti fuori dalla corticale. In realtà avviene l'esatto contrario in quanto grazie a questa tecnica, i vettori di forza sono diretti in direzione centripeta e non centrifuga.
8° falso mito
Può provocare problemi articolari. FALSO, infatti se progettato nel modo corretto l’Invisalign non provoca problemi articolari, bensì risolve alcune disfunzioni articolari come, ad esempio, l'ATM (articolazioni temporo-mandibolari), ossia di come la mascella inferiore si apre e si chiude. Ti aspettiamo nei nostri studi, abilitati al trattamento Invisalign, per una consulenza e per rispondere ad ogni tua domanda e perplessità riguardo questa innovativa tecnica.
Le informazioni contenute in questa pagina web, non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto odontoiatra-paziente o la visita specialistica.